Nel mentre, che adempio al mio dovere ringraziandola dell’ onore, che mi ha recato coll’inviarmi il Codice delle Americane costituzioni, produzione degna del paese, de’ tempi, delle circostanze, e degli uomini che ne sono stati gli autori, in questo momento istesso io gli ricordo il mio rispetto, e la mia venerazione col sottopore al suo giudizio il quarto volume della mia Opera, nel quale si contiene la seconda parte delle Leggi Criminali. Leggendolo potra vedere, che non ho risparmiata diligenza alcuna, nè fatica. Ho voluto avere sotto gli occhi le legislazioni di tutti i Popoli e di tutti i tempi. Non ho voluto privarmi de’ soccorsi, che l’esperienza offre alla ragione. Ho adottato quel che mi è parso ragionevole ed ho contrastato senza parzialità, e senza riguardi, ciò che mi è sembrato inutile, o pernicioso. Il mio sistema sulla procedura richiedeva il nuovo sistema, che io propongo sul Codice Penale. L’uno non poteva reggere senza il soccorso dell’ altro. Spero che questo il mio lavoro voglia incontrare la sua approvazione. Questo è il maggior premio, che io potrei ottenerne, come la mia maggior ambizione è d’esser da lei considerato per quel che mi dichiaro suo devotissimo ed obligatissimo servitore